domenica 14 giugno 2015

Salto in altro


Gli entusiasti. Ecco un'altra meravigliosa categoria di persone che, durante gli inverni più rigidi, sarebbe bellissimo dare alle fiamme per produrre calore umano. Va bene la felicità, la gioia e l'eccitazione improvvisa che ne conseguono. Va bene se c'è un motivo che le scateni, ma io quelli entusiasti sempre e per forza non li capisco. Voglio dire, proprio non li tollero, dovrebbero starsene chiusi dentro a un bunker, sotto metri di terra. A pane e acqua li metterei, per un mese almeno, così poi vediamo se riescono a smettere di vivere come invasati. La cosa peggiore di questi soggetti è il disagio che mettono addosso alle persone normali. Per favore, adesso non cominciamo la solita, lunga, inutile discussione sul concetto di normalità. Normali come me e voi, come la maggior parte delle persone che non hanno bisogno di fingersi in preda all'effetto di una massiccia dose di LSD per poter credere e far credere di star godendo appieno del piacere di vivere. Per me possono andarsene tutti al diavolo. Oppure cominciare col fare colazione con pane e bromuro tutte le mattina per un anno. Poi tornino e ne riparliamo. Il fatto è che se non ridi, ti chiedono cos'hai, cos'è quell'aria cupa. Ma quale aria cupa? Ma di che cazzo parlate? Io rido, rido molto, lo confessano le rughe profonde che ho ai lati della bocca. Io rido perché molto ho pianto e tanto vorrei piangere ancora. Però non mi riesce. Ma questa, questa è un'altra faccenda. Aprono la bocca fino a farti vedere la trachea, impressionati oltre ogni misura perché di fronte a una buona notizia non sei corso a comprare una bottiglia dello champagne più costoso che il supermercato sotto all'ufficio abbia sullo scaffale. Ti guardano seri, quasi volessero attraversarti da parte a parte, proprio non li fa star bene il fatto che, nell'imminenza di un discreto successo lavorativo, tu non abbia fatto salti di gioia tanto alti da far rabbrividire persino il Sergej Bubka che, nel 1994, segnò un record storico che ancora oggi nessuno è riuscito a battere. E magari, questi malati di positività, nemmeno lo sanno chi cazzo è Sergej Bubka.