domenica 8 novembre 2015

La versione di Damocle


Col tempo passa sempre tutto. Se ne vanno i ricordi, quelli brutti solo dopo quelli belli, i dolori, le preoccupazioni, i rimorsi. Se ne vanno i pregiudizi, quelli che hanno usato contro di voi solo dopo quelli che avete usato contro gli altri, i rancori, le attese, i vuoti allo stomaco, le notti insonni, i risvegli amari apparentemente senza motivo, i desideri che sapevate benissimo non avreste potuto esaudire. Non è certamente una faccenda di pochi giorni, servono mesi, anni in alcuni casi, né c'è modo di crederlo possibile quando ne è passato ancora troppo poco. Eppure col tempo tutto si sistema. Tornano al loro posto le pretese, i sogni, le distanze, i giudizi affrettati, le mancanze, i pesi rimasti troppo a lungo sullo stomaco, le mani dopo aver giaciuto sugli occhi stanchi. Col tempo uno poi sta meglio, si rasserena, smette di battere il bastone sulla propria schiena con una mano e di muovere la carota davanti al proprio muso con l'altra. Quanto bene può fare il tempo. Basterebbe trovarlo scritto da qualche parte sui libri di scuola o in un trafiletto dentro il Codice Civile: IL TEMPO NON GIUDICA, GUARISCE. Che gran sollievo sapere che prima o poi anche le scelte più difficili, persino quelle più sbagliate smetteranno di darvi il tormento facendo baccano ogni volta che provate a dormire. Col tempo passa ogni cosa. Svanisce l'ansia, il senso di responsabilità, la paura di decidere, quella di rimanere e anche quella di andarsene, lo strazio per le bugie, la vergogna per le verità, l'amarezza per le rinunce, l'imbarazzo per i sentimenti troppo precoci. Non abbiate fretta, prendetevi tutto il tempo che vi serve. State solo attenti che se quello passa e non vi trova, non torna più.

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